Parco Zanchi

Il contesto

Il parco Zanchi nasce per volontà della famiglia Zanchi. Un tempo era annesso alla villa padronale, ma è stato poi donato al comune di Treviolo affinché diventasse uno spazio fruito dalla collettività.

Il parco è stato progettato secondo lo stile paesaggistico inglese che si compone di vuoti e pieni, dove i pieni sono dati dagli alberi e i vuoti dai prati. Gli esemplari arborei presenti hanno dimensioni importanti anche se non censiti come alberi monumentali. Nel parco troviamo tassi, magnolie, bagolari, ligustri, tigli, cedri e una bellissima pianta di glicine che nonostante l’avanzato stadio di senescenza e la presenza di funghi, ha comunque una grande vitalità, simbolo dell’attaccamento alla vita, tipico della natura e delle piante. Sempre nel parco è presente un laghetto artificiale che viene spesso visitato da diversi uccelli acquatici.

Il parco con i suoi dislivelli, i chiari, scuri, l’acqua, conferisce al visitatore un senso di pace e serenità elemento distintivo degli ambienti ben realizzati.

L’intervento di Castello Cooperativa Sociale Onlus

Gli alberi del Parco Zanchi, monitorati a intervalli regolari dal comune di Treviolo dovevano essere potati ma in modo gentile, rispettando quella che è la struttura della chioma, la specie, lo stato fitosanitario e l’età delle piante.

Sulla base di queste premesse, le operazioni svolte sono state di leggero contenimento delle chiome, rimonda dal secco e dove necessario alleggerimento dei rami sviluppati in corrispondenza di parti della pianta aventi delle criticità.

L’attività di potatura pur essendo la base della richiesta della stazione appaltante, non si esaurisce con essa, infatti altra operazione importante è il controllo e l’individuazione di criticità in quota a carico delle piante, aspetto che ha fatto sì che la stazione appaltante richiedesse espressamente, come requisito di partecipazione alla gara, ditte aventi nel proprio organico personale con certificazione ETW (European Tree Worker)  e un direttore lavori iscritto all’ordine dei dottori agronomi e dottori forestali. Le potature sono state eseguite sia in tree-climbing che con l’ausilio delle PLE cingolato di 36 metri.

La scelta della Castello Cooperativa Sociale Onlus è stata dettata da:

  • consolidata esperienza nella gestione degli alberi;
  • pluriennale esperienza nei lavori in tree-climbing;
  • elevata flessibilità nella gestione dei cantieri;
  • pluriennale esperienza collaborativa con la pubblica amministrazione;
  • gestione di alberi monumentali.